I pistacchi sono alleati della nostra salute. A confermarlo sono anche molti studi clinici ed epidemiologici che hanno messo in luce la presenza di una correlazione tra il consumo di questa tipologia di frutta secca e una riduzione dell’indice di massa corporea (IMC) oltre che una minore probabilità di andare incontro ad aumento di peso in età adulta e una riduzione del rischio cardiovascolare.
Tra la frutta secca più amata e consumata troviamo sicuramente i pistacchi.
Rispetto ad altre tipologie di frutti a guscio, i pistacchi presentano quantitativi maggiori di gamma-tocoferolo, vitamina K, potassio, fitosteroli, beta-carotene e luteina.
La letteratura scientifica in merito al consumo di pistacchi è limitata. Tuttavia, un recente studio ha preso in esame come la frutta secca, ed in particolar modo i pistacchi, possano aiutare nella perdita del peso grazie alla presenza di acidi grassi polinsaturi, che aumenterebbero la termogenesi postprandiale (consumo calorico causato dall’ingestione di alimenti) oltre che promuovere il senso di sazietà.
Lo studio, in particolare, ha valutato un campione di 100 soggetti in sovrappeso ed obesi, sottoposti ad una dieta ipocalorica per un periodo di 4 mesi, suddivisi rispettivamente in due gruppi:
- Gruppo di controllo = caratterizzato da una dieta a ridotto contenuto calorico
- Gruppo di studio = caratterizzato da una dieta a ridotto contenuto calorico arricchita in pistacchi.
Ad entrambi i gruppi è stato consigliato di praticare attività fisica ed allenamenti di forza in associazione alla tipologia di dieta prescritta.
I pistacchi consegnati ai partecipanti del gruppo studio erano tostati, sgusciati, non salati e confezionati in porzioni giornaliere da 42gr.
Cosa ha rivelato lo studio?
Non sono state evidenziate differenze significative in merito alla perdita di peso nei due gruppi che è risultata essere molto simile, così come l’IMC e le circonferenze vita analizzate sia all’inizio che al termine del periodo di studio non sono risultate significativamente diverse (ricordiamo che il gruppo di studio seguiva la stessa identica dieta con l’aggiunta dei 40gr giornalieri di pistacchi che non hanno inciso su una minore perdita di peso).
Nel gruppo studio (pistacchio) si sono riscontrati valori pressioni (sia di diastolica che sistolica) minori, sia rispetto all’inizio dello studio che in comparazione al gruppo di controllo.
Inoltre, sempre nel gruppo trattato con pistacchio, si è riscontrato un aumento significativo di alfa-carotene, beta-carotene e luteina a livello plasmatico, sostanze antiossidanti importanti per la protezione dell’organismo dai radicali liberi.
Un corretto e regolare consumo di frutta secca, soprattutto di pistacchio, permette di ridurre significativamente i livelli di pressione arteriosa.
Inoltre, il loro consumo è stato associato a cambiamenti nelle abitudini alimentari, come un ridotto consumo di dolci ed un aumento dell’assunzione di fibre alimentari.
La riduzione del peso corporeo nei soggetti non è associabile alla sola assunzione di pistacchi, ma anche al regime alimentare ipocalorico e all’aumentata attività fisica nei soggetti.
BIBLIOGRAFIA:
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